Moquette, fibre e tecniche di posa
Tufting
Con il tufting si stanno facendo grandi progressi e si ottengono moquette che si avvicinano molto al wilton con costi dimezzati, non avendo però la stessa resistenza.
Queste moquette si usano prevalentemente nelle camere. La tecnica consiste nell’infilare un filo attraverso un occhiello, che può essere tagliato o meno se si vogliono ottenere bouclée o velluti.
La differenza fondamentale tra la tecnica di tessitura e quella del tufting è che in quest’ultimo il supporto e il pelo non vengono prodotti simultaneamente.
Le macchine tufting lavorano secondo il principio delle macchine da cucire: centinaia di aghi infilano i fili che formano la felpa della moquette su un supporto tessuto precedentemente.
La produzione è elevatissima: una macchina può produrre circa 1000 metri lineari al giorno.
Agugliato
Si tratta di moquette che vengono usate soprattutto in uffici ed in zone di fortissimo traffico. È una tecnica di lavorazione piuttosto antica e deriva dalla lavorazione del feltro.
È un metodo poco costoso che consiste nel posare su un supporto un folto strato di fibre corte già tinte e poi trapassarle continuamente con migliaia di piccoli aghi uncinati.
Il tutto viene poi trattato con resina, che determina la compattezza della moquette.
Fibre per la moquette
Le fibre che vengono impiegate per la produzione delle moquette vengono distinte in fibre naturali ed in fibre sintetiche.
Fibre naturali: la lana
La lana ha una bellezza particolare, grande resilienza (proprietà di riprendere la forma originaria dopo essere stata compressa), importanti proprietà termiche, possibilità di colorazione, antistaticità nonché difficoltà nel trattenere lo sporco. Grande caratteristica della lana è l’ininfiammabilità.
Si hanno molte varietà di lana che sono determinate dal luogo di provenienza; ognuna di esse ha caratteristiche proprie. La lana delle Nuova Zelanda, ad esempio, ha spiccate doti di resilienza, la cinese presenta come caratteristica la brillantezza.
Fibre sintetiche:
– Poliammidiche
– Polipropileniche
– Acriliche
Poliammidiche
Queste fibre sono frequentemente unite ad altre fibre, in particolare la lana, con percentuali del 20% al fine di aumentarne le caratteristiche.
Le fibre poliammidiche hanno un’altissima resistenza al fuoco e si sciolgono prima di bruciare; ma un lato negativo di tali fibre è la maggior trasmissione di elettricità statica. Nel campo delle fibre poliammidiche vi è una avanzata ricerca tecnologica e uno degli ultimi risultati ottenuti è la fibra antron.
Questa fibra ha una particolare proprietà: mediante la struttura cava (percorsa da canaletti longitudinali), la luce viene riflessa in modo particolare, rendendo invisibili le particelle di sporco.
Polipropileniche (meraklon…)
Hanno come caratteristica la grande antistaticità ed un’eccellente resistenza all’abrasione. Per contro queste fibre hanno una resistenza limitata, fatto che determina la preferenza per l’aspetto bouclè al fine di dare più consistenza alla felpa.
Acriliche (dralon, orlon, acrilon…)
All’aspetto si presentano simili alla lana, avendo però una superiore resistenza all’abrasione.
Caratteristiche:
– Resistenza: insoddisfacente
– Resilienza: eccellente
– Colori: illimitati
– Pulizia: benché siano più sporchevoli della lana, sono più facilmente pulibili, grazie al fatto che non assorbono acqua, il che permette di asportare facilmente qualsiasi macchia.
– Economia: prezzo relativamente elevato compensato dalla qualità del prodotto.
Vengono usate prevalentemente come supporto alla lana con percentuali di circa il 20%. Non hanno particolari doti di resistenza al fuoco.
Tecniche di posa
La tecnica di posa della moquette ha un’importanza grandissima sia per l’aspetto estetico che si vuole ottenere che per la durata e per le proprietà acustiche e termiche della moquette stessa.
Posa mediante tensione
Tecnica che si adatta alle moquette con supporto in juta o fibra sintetica. Con questa tecnica di posa si ottiene una durata superiore della moquette; è indispensabile l’utilizzo di un sottotappeto o feltro che aumenta sia l’aspetto estetico che la durata della moquette stessa.
Questo metodo consiste nel tendere la moquette tra listelli fissati a pavimento e muniti di chiodi di ancoraggio. È il metodo più costoso, compensato però da una maggior durata.
Posa con incollaggio
Si stende il collante sul pavimento fissando poi sopra la moquette. È indispensabile livellare e preparare il pavimento; di grande importanza è l’utilizzo di una colla di qualità, che possa essere asportata facilmente in caso di rimozione.
Non si ha la morbidezza propria della moquette tesata con interposto il feltro (eccetto per la moquette con supporto a schiuma liscia) e l’usura è accelerata a causa della diminuita elasticità.
In conclusione si può dire che la moquette presenta i seguenti vantaggi: anzitutto contribuisce all’immagine dell’ambiente, che viene valorizzato dal colore e dai disegni che possono essere facilmente rinnovati. L’isolamento termico ed acustico creano un habitat confortevole senza seri problemi di manut
dr arch.Vittorio Pedrotti