I
nuovi standard del bagno: trasparenze e differenziazioni funzionali
Lo
spazio architettonico del bagno nelle camere d'albergo è
andato incontro, negli ultimi tempi, a un forte ripensamento progettuale
da parte degli architetti, che hanno cercato di allinearsi a un'evoluzione
in materia, stimolata, seppur in maniera spesso inconscia, dagli
stessi ospiti dell'hotel.
E' così che, in alcune ricerche progettuali, le spinte emozionali
hanno a volte prevalso sulla funzionalità: a ispirarne la
creatività, un nuovo concetto di fruizione del bagno non
più legato solo alla singola persona ma esteso anche alla
coppia. Il vincolo dell'inviolabilità visiva che ha dettato
le scelte progettuali durante lo scorso mezzo secolo è perciò
venuto meno e lo spazio bagno è divenuto percepibile dall'interno
della camera.
Le prime apparizioni di porte semi trasparenti nei design hotels
hanno avuto, infatti un tale risalto da creare una vera e propria
nuova tendenza: l'intero spazio della camera è stato così
aperto tramite soluzioni di pareti tecnologiche permeabili alla
vista, in grado di creare un efficace effetto vedo non vedo.
Secondo il nostro parere, il progredire di questa nuova tendenza
accentuerà la differenziazione funzionale del luogo bagno
creando però una suddivisione spaziale puramente virtuale
delle diverse aree dell'ambiente stesso ambiente (zona wc - zona
lavabo - zona vasca/ doccia). La vista, in altre parole, continuerà
a percepire l'ambiente come un unicum spaziale e la vaera differenziazione
riguarderà più il microclima ossia aerazioni e ricambi
d'aria in funzione della destinazione di questi spazi diversi.
Si può inoltre immaginare un ritorno all'antica tradizione
della camera d'albergo, al cui interno si trovavano anche vasca
ed lavabo, mentre solo la latrina era posizionata all'esterno della
stanza.
In molti paesi nel mondo il nuovo trend sta trovando un'estessa
applicazione pratica, soprattutto nelle strutture di recente realizzazione.
In Italia, però, si scontra spesso con l'applicazione dei
Regolamenti Locali d'Igiene: se in alcuni Comuni, infatti, l'ambiente
bagno è correlato al numero e alla tipologia degli apparecchi
installati e permette perciò all'architetto una certa dose
di flessibilità, in altri, invece, la rigidità dei
vincoli legislativi impedisce la differenziazione degli spazi per
funzione. Ci riferiamo, ad esempio, all'obbligo di avere, indipendentemente
dal numero di letti della camera e da quello degli apparecchi sanitari,
una superficie minima dell'ambiente bagno di 4 mq. Si tratta di
una normativa che assimila la stanza d'albergo ad un' abitazione,
senza considerare che i modi della produzione di una camera d'hotel
sono oggi assai differenti da quelli di una residenza privata.
Regolamenti o no, però, la tendenza ha il suo aire e, come
una vela con il vento in poppa, supererà, con ogni probabilità,
anche gli ostacoli burocratici.
Hotel
de Noailles a Parigi - Camera con bagno 1926 |
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Hotel
Sanderson a Londra - Progetto di Philippe Stark |
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Vittorio
Pedrotti Federico Bergamo
Pubblicato su Job in Tourism il 18 gennaio 2008