Una
nuova e diversa sensibilità verso i problemi ecologici stimola
il recupero delle tradizioni
Costruire in sintonia con la natura Studi del territorio per recuperare un rapporto con la natura La
geobiologia che per noi del XXI secolo può sembrare una nuova scienza,
ha radici molto antiche in quanto da migliaia di anni gli esseri umani
si sono interessati se un ambiente dove costruire fosse favorevole o meno
per vivere in modo stabile o idoneo a luoghi di culto. Dei testi antichi
su questo argomento sono pervenuti ai nostri giorni solo gli scritti di
Vitruvio, che come architetto dell'antica Roma, aveva redatto nozioni
pratiche sull'edificare ed anche sulla ricerca dei luoghi salubri dove
costruire. Il Geobiologo analizza tutto ciò che si trova sotto
il suolo di una possibile costruzione e ne osserva le correlazioni con
il tipo di vita che si determinerà in superficie in particolare:
la composizione chimica del suolo, la sua dinamica vista come orientamento
delle falde d' acqua sotterranee, l'umidità, i campi elettrici,
le emanazioni gassose, le variazioni geomagnetiche, le linee telluriche
e molti altri fattori. Quanto sopra elencato può rientrare nelle
"perturbazioni sotterranee" che sono fortemente percepite dal
mondo animale che è in stretto legame sensoriale con il mondo più
profondo della natura. Gli esseri umani, a livello generale, si sono distaccati
da un contatto sensibile con la natura "profonda" di cui percepiamo
gli eventi solo in un modo più distaccato, coinvolti da una vita
frenetica e tecnologica che siamo quasi obbligati a vivere . L'architettura
è un ambiente protettivo che riveste gli esseri umani sia a livello
metabolico che a livello percettivo; il compito dei tecnici della progettazione
architettonica è quello di creare una grande "seconda pelle"
che sia di mediazione con l'ambiente esterno. L'architettura ecologica
deve mantenere l'equilibrio tra il nostro corpo ed il mondo esterno, coinvolgendo
tutti i nostri sensi.
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