Involucro
statico o dinamico?
Come rinnovare limmagine
delle facciate alberghiere
Il
rinnovo dellimmagine interna di un hotel è unesigenza
imprescindibile per lattività alberghiera, tanto
che lattuale tendenza prevede un ricambio dellinterior
design ogni 10/15 anni. Perché non pensare, allora, di
dare anche una nuova immagine esterna dellhotel attraverso
il cambio dellinvolucro, cioè della sua pelle,
in fondo lelemento più significativo delledificio
e di ciò che si vuole trasmettere agli ospiti e ai passanti?
Tanto più che la maggior parte degli alberghi ha una
connotazione scarsamente individuabile che non trasmette allesterno
la sua destinazione duso. Molto spesso, anzi, si confonde
con gli edifici attigui tanto da farsi riconoscere unicamente
per le insegne. Da qui nasce lidea di creare una sorta
di seconda pelle delledificio senza al contempo intervenire
sui manufatti esistenti. La tecnologia attuale mette, infatti,
a disposizione uninfinità di materiali che possono
essere fissati e posati su una struttura indipendente ancorata
alla facciata esistente. Unoperazione, perciò,
sempre possibile, tranne naturalmente nei casi in cui ledificio
sia motivo architettonico imprescindibile dellambiente
urbano in cui è inserito, con i relativi vincoli architettonici
che una casistica del genere comporta. La nuova pelle può
essere di vetro, di materiale lapideo, di ceramica, di metallo,
di legno o di altri manufatti dellindustria quali il Grc
(Glass reinforced concrete) o la fibra di vetro. Questa tecnologia
ampiamente sperimentata può essere, inoltre, associata
a una serie dinnovazioni più spinte come, ad esempio,
le facciate bioclimatiche che consentono un notevole risparmio
energetico, oppure le più avanzate e contemporanee facciate
interattive. Questultime, in particolare, esaltano la
funzione delledificio, rendendolo in grado di comunicare
le più svariate informazioni: la superficie dei muri
esterni, infatti, non più semplice campo visivo, diventa
al contempo catalizzatrice e trasmettitrice dinformazioni,
rivoluzionando il concetto di facciata, che da statica e/o meccanica
si trasforma in dinamica ed elettronica. Oltre a tutti i vantaggi
sopra accennati, relativi soprattutto al messaggio che si vuole
veicolare attraverso laspetto esteriore del proprio albergo,
una nuova pelle facilita anche gli adeguamenti alle normative
obbligatorie per le nuove edificazioni o ristrutturazioni alberghiere
riguardanti labbattimento acustico ambientale (Legge quadro
447/95 e Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del
5 Dicembre 1997) e il risparmio energetico sul riscaldamento
e condizionamento (D.Lgs 192/05 D.Lgs 311/06).
Un
esempio dinvolucro lapideo
Una delle numerose possibilità che le tecnologie contemporanee
mettono a disposizione degli architetti per dotare di una
nuova facciata gli edifici è quella dellutilizzo
di materiali lapidei. Ne è un esempio recente, il progetto
per limmobile di viale Sarca 183 a Milano, che nelle
intenzioni della committenza originaria, luniversità
degli studi di Milano, sarebbe dovuto diventare una residenza
universitaria. Al nostro studio, vincitore dellappalto
per la progettazione esecutiva, fu richiesto di trovare una
soluzione che caratterizzasse in modo univoco ed esclusivo
la parete esterna di ogni unità abitativa. Si pensò,
perciò, di sottoporre ledificio, costruito durante
gli anni 30 del secolo scorso, a un restyling completo
della facciata, ricoprendola con una nuova superficie in materiale
lapideo. Contemporaneamente si sarebbe dovuto dare risalto
agli imbotti delle finestre con cromatismi differenziati,
in modo da caratterizzare univocamente allesterno ciascuna
camera del residence. A seguito di un cambiamento nella proprietà
dellimmobile, al progetto, portato a termine in ogni
sua parte, non fu poi però data attuazione pratica.
dr arch. Vittorio Pedrotti e dr ing. Federico Bergamo
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pubblicato
su Job in Tourism il 21 settembre 2007
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