Mai
come oggi, vista la recente impennata del costo dei combustibili
fossili, sono di grande attualità le nuove disposizioni
nazionali sul contenimento del consumo di energia che, proprio
in questi mesi, stanno progressivamente entrando in vigore.
Le nuove regole, in particolare, sono conseguenti alla direttiva
comunitaria numero 91 del 2002, che si traduce nell'obbligo
di conseguire la certificazione energetica per tutte le strutture
edilizie con funzione abitativa. Sulla spinta della legislazione
comunitaria, sono stati poi approvati numerosi provvedimenti
nazionali, contenuti nel decreto legislativo 192/2005, con
le conseguenti modifiche e integrazioni apportate dal dlgs
311/2006. Le nuove norme rendono così il certificato
energetico dell'edificio parte integrante e imprescindibile
dell'atto di possesso. Ora ogni edificio, con i suoi impianti
di climatizzazione, deve essere necessariamente progettato
e gestito in modo da garantire bassi consumi. Il tutto nel
rispetto del benessere degli utenti e tenendo al contempo
conto delle condizioni climatiche locali e dell'efficienza
energetica degli impianti. La certificazione energetica degli
edifici non è però solamente atta a disciplinare
la gestione o la progettazione eco-sostenibile di un edificio,
ma rappresenta anche uno strumento utile alla proprietà
per conoscere le caratteristiche tecniche di una struttura
relativamente ai consumi e permettere, conseguentemente, la
programmazione di tutti quegli interventi necessari a garantire
una migliore efficienza energetica. L'obbligo del possesso
della certificazione, in particolare, è a carico del
venditore e, secondo il dlgs 311/2006, la sua introduzione
obbligatoria ha scadenze differenti a seconda delle fattispecie
prese in esame: nel caso del trasferimento a titolo oneroso
di un intero immobile con superficie utile superiore ai 1.000
metri quadrati, in particolare, la sua presenza, dal 1°
luglio 2007, è già necessaria; per il trasferimento
a titolo oneroso di un immobile intero con superficie utile
inferiore ai 1.000 metri quadrati, invece, ma con esclusione
delle singole unità immobiliari, il certificato sarà
obbligatorio a partire dai 1° luglio 2008; sempre a partire
dai 1° luglio, ma del 2009 sarà inoltre introdotto
l'onere della certificazione pure per quanto riguarda il trasferimento
a titolo oneroso delle singole unità immobiliari. Rimane
da segnalare, infine, che la Regione Lombardia, al fine di
promuovere una migliore efficienza energetica nel settore
civile, con la delibera della giunta regionale del 26 giugno
2007, ha anticipato al 1°gennaio 2008 tutti i limiti sopraindicati.
Contemporaneamente a questa normativa intesa a ridurre l'impatto
ambientale delle costruzioni, il governo, con la legge finanziaria
2007, ha introdotto, però, nuove incentivazioni per
agevolare gli interventi atti a migliorare l'eco-sostenibilità
degli edifici. Prima fra tutte, la detrazione fiscale del
55%: uno sgravio ottenibile solo previa certificazione, ma
riguardante sia i costi impiantistici, sia quelli relativi
ai lavori edili connessi come, per esempio, la fornitura e
la posa in opera di materiale coibente, nonché il miglioramento
di infissi e componenti vetrati. Scontato ricordare, infine,
che queste innovazioni normative riguardano, ovviamente, anche
gli alberghi, per i quali sarà quindi necessario utilizzare
d'ora in avanti un nuovo approccio progettuale. L'architettura
dovrà, in particolare, sviluppare nuovi piani atti
a integrare nelle strutture le tecnologie capaci di sfruttare
le fonti di energia alternativa e a impiegare materiali in
grado di consentire il contenimento energetico. Si tratterà,
per forza di cose, di un cambiamento non immediato, né
tanto meno economico, ma i maggiori investimenti iniziali
rispetto ai sistemi più tradizionali verranno rimborsati
in tempi brevi dalle agevolazioni fiscali e, soprattutto,
dal forte risparmio sui consumi.
dr arch.Vittorio Pedrotti e dr ing.Federico Bergamo
Pubblicato
su Job in Tourism l'11 aprile 2008